Nei circuiti idronici, l’obiettivo è quello di raggiungere l’efficienza energetica, ma anche evitare problematiche del tipo: “da quando abbiamo messo queste valvole termostatiche o valvole di altro genere abbiamo solo problemi e non abbiamo più il calore di prima”.
Alle nostre latitudini, un impianto di riscaldamento o di raffrescamento mantiene una potenza minore o uguale al 50% rispetto a quella calcolata in progetto, per un tempo maggiore o uguale del 70-80%. Questo significa che un circolatore o una pompa a portata variabile, visto l’inserimento di valvole a due vie, modificherà la quantità di acqua che porta all’interno dell’impianto, modificandone la prevalenza (quindi, dà più o meno acqua ad una prevalenza più o meno grande). Tuttavia, l’acqua continua ad andare sempre dove incontra meno resistenza. Un impianto deve, quindi, essere in grado di portare l’acqua a tutti i terminali, nella maniera e nella quantità corrette, nel momento in cui ce n’è davvero bisogno.
Questo significa che avete bisogno di bilanciare idronicamente in modo corretto l’impianto. Acquatec, grazie alla partnership con la società IMI Hydronic Engineering, è in grado di offrirvi una gamma di soluzioni e di approcci corretti. Perché non è difficile approcciare al mondo del bilanciamento.
Se lavoriamo lontano dai terminali di riscaldamento/raffrescamento e ne approntiamo più di uno, dovremo cercare di lavorare sul Delta P; nel momento in cui, invece, operiamo sui terminali, dovremo lavorare in termini di portata. Per farlo, ci sono diverse soluzioni che possono fare al caso nostro!
Se ti interessa approfondire l’argomento o hai domande, sentiti libero di scriverci, senza alcun impegno, saremo felici di condividere con te la nostra esperienza!